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Sanità
12.06.2022 - 08:02
VENEZIA - Avis meno 875 donazioni nella provincia nei primi mesi del 2022. Il calo è preoccupante per l'associazione visto che si avvicina l'estate, un momento di ulteriore calo fisiologico nelle donazioni. Un calo che si aggiunge a quelli avuti dal momento dell’inizio della pandemia, e che creerà ulteriori problematiche, a livello sanitario.
Purtroppo però le malattie, gli incidenti, i pazienti che hanno bisogno di trasfusioni non vanno in vacanza, come è stato sottolineato nel corso della conferenza stampa di ieri mattina 11 giugno, nella sede dell’Avis provinciale, a Mestre, a cui hanno preso parte il presidente e il tesoriere dell’associazione, rispettivamente Nevio Boscolo Capon e Antonio Dellan, il primario del Centro trasfusionale dell’Ulss 3, Gianluca Gessoni, e l’assessore comunale alla Coesione sociale.
A fronte di un calo registrato a livello provinciale in questa prima parte dell’anno del 4,8%, dati leggermente migliori si sono avuti per quanto riguarda il territorio comunale di Venezia con -22 donazioni (2058 contro 2080) ed un -1,1%. È comunque ancora troppo poco, serve sangue, e per averne di più, è stato sottolineato, si possono percorrere solo due strade: quella di aumentare il numero dei donatori e quella di portare il numero di donazioni di ciascuno dalla media attuale di 1, 7 a quella di 2 all’anno.
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